Risparmio energetico: termoregolazione obbligatoria in Lombardia dal 2012

Il mondo consuma sempre più energia ma pensare che questo sia irreversibile è sbagliato. Ognuno di noi può adottare comportamenti quotidiani per contrastare questo trend cambiando rotta.

La nuova normativa, di che cosa si tratta?
In Lombardia è stata istituita una legge regionale per preservare l’ambiente e permettere ad ogni famiglia di poter fruire di un risparmio energetico e conseguentemente economico. La legge regionale n.3 del 21-02-2011 all’art.17 comma 1 lettera A sublettera C estende l’obbligo dei sistemi per la termoregolazione degli ambienti e la contabilizzazione autonoma del calore a tutti gli impianti di riscaldamento al servizio di più unità immobiliari, anche se già esistenti, a far data dal primo agosto 2012. Da tale data quindi tutti i condomini e tutti gli appartamenti dovranno dotarsi di sistemi per la contabilizzazione del calore e la regolazione della temperatura. Bisogna soprattutto leggere questo provvedimento in chiave antinquinamento poichè la legge regionale rallenterà l’aumento della spesa energetica globale del 9% entro il 2030, riducendo la crescita prevista e il consumo di combustibili fossili corrispondenti alle emissioni di 16 milioni di case in un anno. Il primo passo per ridurre le emissioni di CO2 è migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Questa legge diventa fondamentale se si calcola che in Italia il 60% del patrimonio edilizio è stato costruito prima del 1970: queste case presentano quindi ampi margini di miglioramento in termini di efficienza energetica.

Perché conviene adeguarsi alla normativa? Qualche esempio
La termoregolazione permette di risparmiare a livello economico e di godere di un comfort adeguato, secondo le proprie necessità; i sistemi di regolazione consentono di scegliere orari e temperature opportuni, incontrando le esigenze specifiche dei singoli condomini, mentre i dispositivi di ripartizione permettono di pagare secondo gli effettivi consumi, senza sprechi di denaro ed energia.
A livello domestico esistono varie soluzioni per preservare il proprio comfort abitativo senza spreco di energia e risorse tenendo conto dei diversi orari di permanenza in casa combinati a una diversa percezione del caldo e freddo e di una diversa occupazione delle aree dell’abitazione.
Esistono infatti tecnologie che permettono di risparmiare ma allo stesso tempo di avere la temperatura giusta al momento giusto. Si tratta di regolatori elettronici che installati sul radiatore permettono di regolarne l’afflusso di acqua calda. Comunicano in radiofrequenza con una centralina installata nell’abitazione che fornisce tutte le informazioni sul programma orario.
In termini pratici, se una famiglia sta fuori casa tutto il giorno per svariati motivi può avere la necessità di riscaldare le stanze solo in determinati momenti (al mattino e alla sera per esempio) mentre può non avere bisogno di utilizzare il riscaldamento in determinate ore della giornata e in diverse stanze. Oppure, una stanza esposta a sud necessita di un minor contributo da parte dell’impianto di riscaldamento, in quanto fruisce per diverse ore del giorno degli apporti solari, rispetto a una stanza di uguali dimensioni ma con esposizione a nord. Quindi, per contenere i consumi ed ottenere efficienza energetica è fondamentale servirsi di un apparato di termoregolazione.
Non solo abitazioni domestiche ma anche studi professionali possono beneficiare di questa iniziativa.

Alcuni  vantaggi
Il risparmio energetico e quello economico sono i vantaggi più rilevanti nell’ambito della termoregolazione. Il risparmio energetico finalizzato alla tutela ambientale è una priorità condivisa da tutta la comunità internazionale e l’attenzione ai consumi da parte dei singoli cittadini è essenziale per contribuire a questo obbiettivo. Pensare a risparmio ed ecosistema significa adottare nuove soluzioni anche in ambito domestico.
Impianti di riscaldamento gestiti in modo efficiente e nel rispetto dell’ambiente aiutano a preservare le risorse del pianeta. In effetti il riscaldamento (60%) e l’acqua calda (12%) rappresentano mediamente l’80% dei consumi di energia di un edificio.

Qualche proposta commerciale

L’impianto di riscaldamento “centralizzato” è la soluzione ottimale negli edifici condominiali se abbinato a sistemi in grado di garantire comfort e monitorare i consumi individuali. La tecnologia digitale wireless Honeywell EVC dà la possibilità a tutti di creare senza limiti il comfort della propria abitazione, senza alcun intervento invasivo, in qualsiasi tipologia di impianto, centralizzato e non. I tradizionali impianti di riscaldamento centralizzati possono essere così trasformati in confortevoli installazioni “a zona” in cui l’utente paga secondo i propri consumi individuali regolando la temperature in base alle proprie abitudini. In questo caso “Evohome” è il prodotto di punta, permette il funzionamento intelligente di un impianto attraverso il controllo fino a otto zone diverse dell’appartamento ed è compatibile con tutti gli impianti di riscaldamento. Sul piano  economico  l’installazione del sistema non richiede interventi di posa dei cavi e non interferisce con l’impianto di riscaldamento centrale. Di grande efficacia sono anche i termostati elettronici per la loro semplicità di utilizzo e programmazione. I Chronotherm Honeywell hanno un’elevata qualità di regolazione, semplicità di programmazione, ricchezza di prestazioni e dei modelli ed il design. Infine i termostati serie DT90 dispongono di una speciale funzione di risparmio energetico attivabile direttamente con il tasto ECO, che permette di impostare un abbassamento della temperatura per numero di ore definite dall’utente, fino a 24ore. Grazie ad un sistema di apprendimento chiamato “Fuzzy Logic”, il termostato adatta il funzionamento alla tipologia di impianto, garantendo maggior comfort e minor consumo di energia.
www.honeywell.it/home

3 Commenti

  1. La termoregolazione applicata ad un impianto di riscaldamento obsoleto, in un piccolo condominio datato di nove unità immobiliari, dove non sono presenti accorgimenti per una maggiore coibentazione dell'edificio,dove non tutti i condomini hanno sostituito le finestre, quanto può essere efficace? Abbastanza da giustificare la spesa di installazione? E se un condomino lascia il proprio appartamento privo di riscaldamento per un periodo oppure se ci fosse una grande differenza di temperatura tra gli appartamenti, non si andrebbe incontro ad una dispersione di calore da parte degli ambienti maggiormente riscaldati? Grazie.
  2. Che la legge produca un risparmio è una ipotesi non una certezza. Di sicuro ridistribuisce i costi. Ma se sopra di me il sig. Rossi tiene i radiatori a 15 gradi, io di sottoper avere i miei 20 devo spendere anche quello che Rossi non spende... e la centrale consuma esattamente come prima. Altro che storie.
  3. Se questa legge fosse la panacea dell'inquinamento regionale, allora si potrà dire che di aver fatto grandi passi verso la pulizia dell'ambiente.Purtroppo non è così. Abbiamo il traffico che inquina,gli edifici pubblici che inquinano(scuole,asili ecc.)le fabbriche che inquinano. Vedere le percentuali delle polvere sottili che anziche diminuire, aumentano. Allora possiamo dire che questa legge impone ai condominii solo costi aggiuntivi senza avere un reale risparmio economico.

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