Inizia la missione di ATLAS il robot umanoide del DARPA

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È stato presentato pochi giorni fa ATLAS, il robot antropomorfo progettato da Boston Dynamics per conto del DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), l’Agenzia statunitense che finanzia i progetti di ricerca avanzata; in questo caso (almeno così è stato presentato) il progetto ha risvolti prevalentemente civili in quanto lo scopo di questo robot è quello di intervenire in caso di disastri causati dall’attività umana o di catastrofi naturali dove l’intervento di squadre di soccorso sarebbe troppo pericoloso per la vita degli stessi soccorritori. La memoria va subito al disastro nucleare di Chernobyl ma anche alle operazioni di soccorso in occasione del recenti terremoti dell’Aquila e di Reggio Emilia.

ATLAS, che è stato sviluppato partendo dalla piattaforma umanoide PETMAN, verrà utilizzato nel corso della fase finale del DARPA Robotics Challange durante la quale i team finalisti si sfideranno programmando questo ed altri robot per renderli in grado di affrontare al meglio i compiti assegnati. Alla fine di quest’anno, durante i Trials, le squadre metteranno in campo i propri robot ed il DARPA svelerà le prove che gli stessi dovranno affrontare nella finalissima del dicembre 2014 che si svolgerà presso il DARPA con in palio un premio di 2 milioni di dollari.

ATLAS ha le stesse dimensioni di un essere umano: alto 1 metro e 88 centimetri per 150 kg di peso, dispone di un azionamento idraulico con 28 articolazioni che gli consentono di muoversi in maniera naturale, di fare ginnastica e di compiere una serie di attività paragonabili a quelle di un essere umano.

Guarda il video di presentazione del robot:

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Il software che i team implementeranno dovrà consentire al robot di lavorare in terreni accidentati utilizzando gli utensili ed i mezzi di trasporto che gli umani adoperano tutti i giorni.

Le squadre finaliste sono state selezionate sulla base dei risultati ottenuti lavorando su un simulatore, mentre da ora in poi la sfida diventerà molto più reale, offrendo ai sette team un feedback molto più preciso che consentirà di affinare i propri algoritmi.

www.darpa.mil

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