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Non solo oggetti tridimensionali in PLA o ABS, come abbiamo più volte descritto su questo blog, sulle pagine di ElettronicaIn e sul mini sito dedicato alla 3Drag.

Grazie alla particolare robustezza della macchina ed alla disposizione delle parti in movimento, è possibile utilizzare la 3Drag come piccola CNC, sostituendo l’estrusore (che va semplicemente spostato) con un elettroutensile, un Dremel o un Proxxon.

 

In questo video potete vedere le prime prove realizzate con questa nuova configurazione, con la macchina alle prese con la realizzazione di un circuito stampato.

 

L’utensile è fissato alla struttura mediante un supporto plastico (stampato ovviamente con la stessa 3Drag) che ha forme differenti a seconda del modello utilizzato.

Nel nostro caso abbiamo utilizzato un trapano fresatore Proxxon ib/e alimentato a tensione di rete ed in grado di raggiungere i 20.000 giri. Il peso è di circa 0,5 kg, quindi non proprio una…piuma. Ciononostante la struttura è in grado di reggere perfettamente il peso e le sollecitazioni meccaniche derivanti da incisioni e intagli di piccoli oggetti.

 

Nessun problema per materiali plastici (possiamo realizzare pezzi in delrin), legno e simili mentre per quanto riguarda i metalli è possibile realizzare piccole incisioni, scritte, loghi e lavorazioni simili.

Tuttavia, l’applicazione sicuramente più interessante per gli hobbysti, le scuole e i laboratori è l’impiego come sistema per realizzare circuiti stampati a singola e doppia faccia.

 

In una prima fase abbiamo testato le caratteristiche meccaniche cercando le soluzione ottimali: attualmente stiamo valutando i vari software open-source disponibili.

Il tutto per consentire agli attuali possessori della 3Drag ed ai futuri acquirenti di avere a disposizione, oltre ad una stampante 3D, anche una valida CNC con cui realizzare i propri circuiti stampati.

 

3Drag_CS

Nelle prossime settimane presenteremo sulla rivista e su questo stesso blog tutte le informazioni complete.

Stay tuned!

9 Commenti

  1. Aspettavo solo questo. Dopo averla vista in funzione al Campus la C.... me la ero sognata per Natale. Ora con questa opzione ho finalmente trovato il mio regalone :-) Cristian
  2. Anch'io avevo pensato ad un piccolo sistema a laser, magari focalizzato sul piccolo spessore di rame .... tipo il trattamento di stereotassica dove più di duecento raggi attraversano, senza provocare alcun effetto, il tessuto cerebrale, e bruciano, tutti insieme, un tumore posto nel punto di convergenza dove si sovrappongono le singole azioni. Pino
  3. Scusate la mia ignoranza, ma (in riferimento alla figura dei circuiti stampati) come si fa a trasformare la scheda in rame nella scheda pronta di color verde con le piazzole color argento? Come avviene questo passaggio?
  4. Quello a sinistra è il circuito stampato realizzato con la nostra 3Drag partendo da una basetta in vetronite ramata, quello a destra è lo stesso circuito prodotto industrialmente.
  5. @ Francesco: Ciao, come ti ha detto Arsenio, quella che vedi di color verde è una basetta mmmhhhh chiamiamola commerciale. Si tratta di una basetta che dopo il processo di fotoincisione (non viene fatta con la stampante 3d!!!) passa in alcuni bagni chimici che depongono un antiossidante sulle piste e sulle piazzuole e poi la riveste con una sorta di vernice (tranne nei punti delle saldature). Spero sia questo quello che volevi sapere. Realizzare una basetta con una stampante 3D, significa evitare di dover eseguire tutti quei processi (per me noiosi) per la realizzazione: realizzazione del master su acetato (o su carta per "stira e ammira"), esposizione ai raggi uv, sviluppo, corrosione del rame in acido, rimozione photoresist e pulizia rame. Per tornare in tema, il dubbio per me è capire se aspettare febbraio quando scadranno alcuni brevetti che renderebbero più economiche le stampanti 3D SLS... ma questa mi intriga :-)
  6. Il solder mask (prodotto verde sullo stampato) basa farsi un giretto su youtube e su ebay, ci sono tante metodologie per applicarlo.

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