Missione compiuta: Samantha Cristoforetti è tornata sulla Terra

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Samantha Cristoforetti e i suoi compagni di equipaggio, l’americano Terry Virts e il russo Anton Shkaplerov,  sono entrati nella navetta Soyuz TmA-15M, che li ha riportati sulla Terra, con un atterraggio nella steppa del Kazakhstan.
L’impatto è avvenuto alle 15.44 dell’11 giugno, grazie al grande paracadute principale ed è stato attutito proprio poco prima dell’atterraggio da un sistema di retro-propulsori che si accendono automaticamente a poca distanza dal suolo.
È stato l’astronauta russo Anton Shkaplerov il primo a uscire dalla navicella Soyuz. Seconda, invece, l’italiana Samantha Cristoforetti. Gli astronauti sono stati prelevati di peso dal momento che non sono in grado di camminare dopo il lungo viaggio nello spazio.
Ad accogliere gli astronauti le squadre di soccorso, che hanno constatato le buone condizioni in cui versavano, nonostante la fatica del viaggio di rientro.
Dopo sette mesi e 200 giorni dunque si conclude l’avventura spaziale di Samantha Cristoforetti che è così diventata l’astronauta donna ad aver trascorso più tempo nello spazio in una singola missione. Ha continuato il lavoro dell’astronauta dell’ESA Alexander Gerst relativamente al carico del veicolo cargo ATV –(Veicolo di Trasferimento Automatico dell’ESA Georges Lemaître). Il carico del versatile veicolo spaziale era infatti sotto la sua responsabilità. Ha controllato il suo distacco dalla Stazione Spaziale Internazionale, momento che ha segnato un’era – Georges Lemaître era l’ultimo in una serie di 5 veicoli forniti dall’ESA per la Stazione.
Samantha ha inoltre contribuito ad agganciare due navette Dragon tramite l’utilizzo del braccio robotico della Stazione, fornendo supporto per la prima navetta in gennaio e prendendo invece in carico le operazioni come primo operatore del lungo braccio (16 metri) in aprile per acchiappare il secondo Dragon.
Con due uscite extra-veicolari previste durante la sua missione, Samantha ha giocato un ruolo importante nel preparare i colleghi per le loro uscite e nel dare supporto mentre erano al lavoro all’esterno della Stazione.
Fonte: Esa

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