Analog Devices acquista Linear Technology per 14,8 miliardi di dollari

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Continua la fase di consolidamento dell’industria dei semiconduttori su scala globale: è di ieri l’annuncio dell’acquisizione di Linear Technology da parte di Analog Devices per un importo complessivo della transazione di 14,8 miliardi di dollari.

ADI pagherà infatti 60 dollari (parte cash, parte in azioni) ciascuna azione Linear Technology, con un premio, rispetto alle quotazioni di borsa di ieri del 24%. Le due società hanno fatto sapere che contano di chiudere l’operazione entro la prima metà del 2017.

La nuova Analog Devices sarà un colosso con una capitalizzazione di borsa di circa 30 milioni di dollari e con vendite combinate di 5 milioni di dollari, gran parte nel settore dell’elettronica analogica. ADI è infatti specializzata in convertitori dati mentre Linear è focalizzata sui prodotti di gestione della potenza: una sinergia perfetta con pochissime sovrapposizioni che potrà contendere a Texas Instruments il ruolo di azienda leader nelle vendite di prodotti analogici.

Analog Devices, con sede a Norwood, Massachusetts, è una delle più antiche aziende del settore. È specializzata in convertitori dati ed altri chip analogici; con l’acquisto di Linear, ADI tenta di colmare il gap che la distanzia da Texas Instruments, società che si è ulteriormente rafforzata nel mercato dei chip analogici dopo l’acquisto di National Semiconductor nel 2011 e l’aggiornamento della produzione, tanto che TI sostiene che le proprie linee di produzione sono le più economiche in assoluto e la gamma di prodotti a Catalogo è la più vasta. In effetti il valore delle azioni TI è salito costantemente negli ultimi anni nonostante il fatturato annuo sia fermo a circa 13 milioni di dollari.

Dopo l’annuncio dell’accordo il Philadelphia Stock Exchange Semiconductor Index (che raggruppa le principali aziende del settore) ha guadagnato il 3,8 % mentre Maxim Integrated Products Inc. e Microchip Technology Inc., società concorrenti, hanno guadagnato circa il 5%.

Analog Devices finanzierà l’acquisto con l’emissione di circa 58 milioni di nuove azioni e 7,3 miliardi di dollari di debito a lungo termine e con il cash flow generato dalla nuova struttura.

Analog Devices ha anche aggiornato le sue previsioni per il trimestre in corso stimando vendite per circa 865 milioni di dollari, contro la precedente previsione di 818 milioni e valutando un utile per azione di 78 centesimi.

Entrambe le società presentano una redditività di tutto rispetto con ADI che ha fatturato circa 3,5 milioni di dollari nel 2015 con incrementi del 15% Y-Y rispetto al 2014 e al 2013 e con un utile medio nell’ultimo triennio di 600/700 milioni di dollari. Per quanto riguarda Linear Technology, le vendite complessive nel 2015 sono state di circa 1,5 milioni di dollari con incrementi dell’8% rispetto agli anni precedenti e un utile attorno ai 500 milioni di dollari.

Analog Devices ha dunque pagato 10 volte il fatturato e 30 volte gli utili, valori in linea con operazioni di questo tipo.

A questo punto ci si domanda quali saranno i protagonisti delle prossime tappe di consolidamento del mercato dei semiconduttori che nel 2015 ha portato a fusioni e acquisizioni per oltre 100 miliardi di dollari. Quella di ADI-Linear è l’operazione di maggior “peso” del 2016 ma le sorprese – sicuramente – non sono finite.

 

 

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